Le carte di questo mazzo mettono in luce, e a confronto, l’emissione di CO2 che viene prodotta durante determinate attività legate al mondo dei trasporti, dalla produzione agli spostamenti.
Nel 2019 i suv hanno rappresentato per la prima volta più del 40% delle automobili acquistate al mondo. Per le strade del pianeta circolano più di 200 milioni di suv, una cifra otto volte superiore a quella di dieci anni fa.
Ogni anno infatti, i suv emettono 700 megatonnellate di anidride carbonica, ovvero quasi quanto il Regno Unito e i Paesi Bassi messi insieme. Se tutti i conducenti di suv al mondo decidessero di fondare una nazione – mai dire mai, eh – questa sarebbe al settimo posto nella classifica dei paesi più inquinanti del pianeta. Tra il 2010 e il 2018, i suv sono stati la seconda causa dell'aumento di emissioni di CO2 al mondo dopo il settore dell'energia, superando l'inquinamento prodotto dall'industria pesante, dai camion o dall’aviazione.
Fonte: www.wired.it
Oggi si viaggia e ci si sposta con estrema facilità. Rinunciare a viaggiare è praticamente impossibile, però ognuno di noi può seguire alcune semplici regole per ridurre il proprio impatto ambientale quando si tratta di viaggi.
Ecco alcuni consigli:
Fonte: energit.it
Se andare a piedi non inquina, andare nello spazio è sicuramente un gesto altamente inquinante. Un razzo emette i suoi gas di scarico per centinaia di km, durante tutta l’altezza dell’atmosfera (considerando la divisione formale atmosfera-spazio a 100 km). Questo rende molto difficile capire e quantificare il contributo degli inquinanti a diverse quote. La nostra atmosfera non è infatti tutta uguale, ma nella sua altezza cambia molti dei suoi parametri, come densità, temperatura e composizione. Per questo motivo è difficile comprendere con precisione quanto e come i razzi inquinano. Diversi tipi di razzo e di propellente avranno ovviamente impatto diverso, che sarà analizzato poco più avanti. Il primo e più importante contributo è quello all’effetto serra. Il secondo contributo è quello al buco dell’Ozono. Lo strato di Ozono atmosferico aiuta l’atmosfera a filtrare la radiazione ultravioletta del Sole, dannosa per la vita sulla Terra. Dagli anni ’80 lo studio dell’assottigliamento dello strato di Ozono è oggetto di ricerca e imputato quasi completamente alle attività umane. Esso è dovuto alle reazioni dell’Ozono con elementi quali Bromo e Cloro.
Fonte: www.astrospace.it
Al di là della produzione del combustibile, spesso ci si chiede se un’auto a benzina inquina di più di un’auto a diesel. Ciò che fa la differenza tra gasolio e benzina in termini di inquinamento ambientale è il tipo di emissioni. Se si prende in considerazione la sola CO2, il Diesel produce emissioni inferiori: circa il 10-15% in meno di un motore a benzina. Tuttavia, questo tipo di motore è anche noto per generare, rispetto agli altri propulsori, una maggiore quantità di ossidi di azoto (NOx) e soprattutto di polveri sottili, che possono essere fino a 1000 volte maggiori rispetto a quelle liberate nell’atmosfera da un motore a benzina. Ecco perché il diesel è più inquinante della benzina e ha degli effetti importanti sulla salute umana.
Fonte: www.tuttogreen.it
Le crociere causano inquinamento. Quando si imbarca in una crociera, il passeggero contribuisce ad inquinare gli oceani. La ONG tedesca NABU ha calcolato che una nave di medie dimensioni che brucia fino a 150 tonnellate di greggio al giorno produce la stessa quantità di particolato di un milione di automobili. Detto altrimenti, le oltre 100 navi della sola Carnival Corporation, che controlla 11 marchi tra cui Costa Crociere, emetterebbero più ossido di zolfo (con rischi per la salute umana, l’acidificazione dell’ambiente terrestre e acquatico) di tutte le 260 milioni di automobili in Europa. La ricerca di costi tariffari sempre più bassi ha portato le crociere ad espandere le loro dimensioni a livelli senza precedenti. Al contrario la navigazione a vela con motore spento è per definizione a zero emissioni. Dovrete solo rispettare l’ambiente circostante una volta a bordo e godervi la vostra vacanza all’insegna del relax e del divertimento in compagnia della vostra famiglia e dei vostri amici.
Fonte: www.naturalmania.it
La Cina è da anni il capofila della mobilità elettrica, nonché il primo produttore di batterie del pianeta (anche se l'Europa è in rimonta). Ma è anche il Paese che immette nell’atmosfera la maggiore quantità di CO2 e che ha stabilito numerosi tristi record in tema di inquinamento. La situazione sta cambiando, ma la strada è ancora lunga, almeno stando a quanto denuncia Greenpeace, che ha puntato i riflettori sulla necessità del Dragone di accelerare sul riciclo e il riutilizzo delle batterie delle auto elettriche in modo da ridurre sprechi e impatto ambientale.
Fonte: insideevs.it
L'impatto ambientale di un automobile infatti non si valuta solo guardando il posteriore, e cioè tutto quello che fuoriesce dalla marmitta, ma bisogna considerare l'intero ciclo produttivo (si calcola che per produrre un autoveicolo occorrono mediamente 450.000 litri d'acqua e 15.000 kwh di energia). Uno studio di Legambiente evidenzia come il maggiore ricorso al rinnovo del parco auto porti a una maggiore quantità di emissioni di CO2, esattamente il contrario di quello che hanno sostenuto finora tutti i governi e le case automobilistiche nel presentare i vantaggi della rottamazione. E' vero, certo, che i nuovi modelli sono ambientalmente meno impattanti rispetto ai precedenti, ma la minore produzione di emissioni per chilometro percorso non compensa (nel breve-medio periodo) la quantità di energia (e dunque di emissioni supplementari) necessarie a costruire le vetture.
Fonte: www.terranuova.it
La bicicletta è oggi il mezzo di trasporto più efficiente quanto a rapporto tra distanza percorsa e energia bruciata e il più veloce per gli spostamenti urbani inferiori a 7,5 km (equivalenti a 30 minuti o meno di pedalata), ideale per andare incontro alle necessità di un cittadino italiano, i cui spostamenti medi sono di 4,2 km. Anche la bici elettrica non inquina: non ha emissioni nocive, ed è silenziosa, contribuendo a ridurre l’inquinamento acustico così dannoso per la salute mentale. A parte quindi la produzione della bicicletta, l’unico inquinamento riconducibile è al vostro stile di vita e a cosa mangiate prima di mettervi in sella.
Fonte: thevision.com
Come spostarsi all’interno della propria città mantenendo basso il proprio impatto ambientale? Valutando accuratamente le opzioni disponibili! Muoversi in città senza inquinare dovrebbe essere il leit motiv di tutti i grandi centri urbani e puoi migliorare la situazione con anche un piccolo contributo per esempio: Muoviti a piedi o in bici, Prendi i mezzi pubblici, tra i mezzi pubblici se puoi scegli quelli elettrici, Se ti serve sporadicamente usa l’auto condivisa (car sharing), Se proprio devi comprarti una macchina prendila piccola, e a metano o ibrida. Fai la spesa per quanto possibile nei paraggi di casa (a piedi o in bici).
Fonte: www.rinnovabili.it